Il 53,7% del patrimonio edilizio Italiano è obsoleto e necessita di essere riqualificato


Il tema della riqualificazione energetica e del rinnovo in edilizia è di particolare rilevanza nel nostro Paese, visto che oltre il 50% dello stock immobiliare italiano è stato edificato tra gli anni ’50 e ’80. Si tratta, quindi, di un patrimonio di vecchia concezione che andrebbe sottoposto, nel tempo, ad adeguati interventi di manutenzione o ristrutturazione.


Il 53,7% delle abitazioni ha più di 40 anni ed è quindi stato costruito prima che entrasse in vigore la Legge n. 373 del 1976 per il contenimento dei consumi termici degli edifici. Nello specifico, per il foro finestra, questo significa che i valori di trasmittanza termica (U) delle finestre e dei cassonetti erano particolarmente alti e, quindi, poco performanti. L’edilizia moderna si sta sempre più orientando verso la costruzione di case ad alta efficienza termoacustica, con l’obiettivo di ridurre al minimo i consumi (spese di riscaldamento e di energia elettrica) ed aumentare il comfort e il benessere delle persone che ci vivono. Lo stesso concetto vale anche per la ristrutturazione degli immobili.

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